23.12.08

UN PEZZO SUL SENSO DI COLPA E UNO SULL'OTTIMISMO

SENSO DI COLPA: il senso di colpa non c'entra nulla con il cattolicesimo e tanto meno con gesù.
e il pezzo potrebbe anche finire qui. il fatto è che ultimamente sembra che tutto il male di chi vive sulla parte sinistra del fiume sia dovuto alla presenza invasiva della chiesa cattolica e surrogati. io so che non è affatto così. è semplice, in giappone manco lo sapevano chi era il papa eppure hanno sviluppato un'intera società basata sul senso di colpa ed eventuali sfumature. anche i buddisti hanno il senso di colpa. il senso di colpa, la colpevolizzazione del sé, è una cosa umana, immanente. ce l'abbiamo sempre tutti, magari in dosi diverse. il punto è che la parte inconscia di noi cerca sempre di soddisfare piaceri ed esigenze molto egoistiche. l'egoismo non contempla le esigenze dell'altro, e spesso facciamo del male alle persone che abbiamo vicino. tipo li tradiamo, scopiamo con altri o desideriamo farlo, vorremmo avere quell'oggetto e siamo capaci di convincere qualcuno a comprarcelo anche se poi lui deve rinunciare a qualcosa di più utile. facciamo o vorremmo fare un sacco di cose per soddisfare il nostro ego profondo, questi ci porta a dimenticare le esigenze di chi amiamo o anche solo gli vogliamo bene, la conseguenza è che ci sentiamo più soli e più stronzi del solito e ci viene il senso di colpa. il senso di colpa ha vari gradi, da quasi insignificante a mastodontico. se divorziamo non è che ci sentiamo in colpa perchè il prete non ci da la comunione, ci sentiamo in colpa perchè abbiamo ferito l'ex o peggio abbiamo privato i nostri bambini dell'affetto di una famiglia unita. quindi il prete o il papa c'entrano pochissimo o un cazzo col famigerato senso di colpa.
ORA UN PEZZO SULL'OTTIMISMO:
il vostro presidente del consiglio si è messo in testa da un po' di anni che gli italiani devono essere ottimisti per forza. ottimista è colui che spende e che consuma come se il suo conto in banca non avesse mai fine. ottimista è colui che non rinuncia alla colazione al bar anche se ha 900euri di mutuo mensile sulla schiena. ottimista è colui che va in settimana bianca. e cosa più assurda di tutte, ottimista è colui che ride.
bene, invece l'ottimismo è una cosa seria. serissima. l'ottimismo è solitudine, dalla solitudine nasce la forza interiore quella indelebile, quella che non scompare mai neanche quando il compagno ti molla per un'altra, neanche quando l'azienda ti mette in cassaintegrazione. l'uomo come essere umano è solo, nasce da solo e muore da solo, se riesce a far conto su se stesso può essere ottimista, avere per questo la forza di non cedere. in economia è ottimista la persona che sa cosa può permettersi, che sa vivere di quello che riesce ad ottenere che anche se è poco riesce a non soffrire per ciò che desidera ma non può permettersi. in economia l'ottimismo è equilibrio economico. la spinta al consumo a credito è semplicemente un modo per aggrapparsi al cappio dell'impiccato che sa di essere disperato e affoga nella disperazione del credito, della rata, del centro commerciale dell'inizi a pagare l'anno prossimo.
non comprate gente, siate ottimisti!

9 commenti:

  1. ciao MaggieBella , auguri di Buon Natale e Buon 2009 a te e al tuo cavaliere.

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  2. Cara Maggie ti faccio tanti, tanti, tanti, ma tanti, AUGURI! Mi raccomando domani con il pranzo, non esageriamo!
    Ciao

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  3. a Pontecagnano De Gregori ha esibito un biglietto della lotteria del 1989, confidando di poter ancora vincere, perchè ... questo sarà l'anno dell'OTTIMISMO... :) Tanti Auguri Maggie!

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  4. mi sento in colpa a essere ottimista...
    volemose e basta.
    auguri ragazza uomo.

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  5. grazie
    e vi dico pure buon anno
    e chissà che il 2009 non mi porti pure una connessione tutta mia per poter continuare a scrivere cazzate on line!!!

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  6. Bhè finalmente hai capito da dove proviene il senso di colpa!

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  7. Ciao MAggie, se l'ottimismo vuol dire accettare le malefatte conseguenze di un governo incapace allora meglio essere pessimisti e magari usare meglio il voto.

    Buona serata...

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  8. quando stai sotto non vedi il sopra. Quando stai sopra, ti chiedi come sarà il sotto.
    In mezzo mai, è roba da mediani. Mediamente credo sia meglio non farsi troppe domande sul sopra o il sotto o il mezzo o che...
    è chiaro che i media (si legge midia e si scrive media...come quella matematica, sì. ma non intendo quella)ti invogliano a sacrificare la tua vita per un ideale impastato di, come dire, merda. Pubblicità sui cuccili, sui pannolini per cuccioli, croccantini per cuccioli. Vita da cani è l'idea essenziale. Essenziale, intendo minimo quello0 che se no chissà come va a finire. Il mondo è così piccolo eppure i soldi non bastano per visitarlo tutto. Maggie, sono triste oggi sai? Forse è il cielo di roma o la nube di tokyo o le file alla posta. Eppure è tutto così, blando. Come glabro è d'altronde il virtualismo virtuale. Tu in verità chi sei ad esempio? Compari dal nulla e voci di corridoio dicono che sei un uomo, o forse un cane...addirittura un alieno che styudia l'umanità. Io poco idee mi sono fatto e tra le più certe eccone una: non hai mai bevuto zibibbo.
    Grazie.
    A presto

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