13.11.08

THE ROAD TO WASHINGTON 3


prima cosa da fare, una doccia.
seconda cosa da fare, noleggiare un'automobile.

(la ragazza lo sta aspettando all'angolo dlla strada, con la schiena appoggiata al muro del basso edificio bianco sovrastato dalla scritta gialla e nera dell'agenzia di transfer. fuma e il vento sparge il filo bianco del fumo)

- tutto ok?
- si ho i soldi. non so come ringraziarti.

- me ne bastano 50.

- hai ragione.

- posso chiederti una cosa?

- certo.

- a cosa stai pensando.

- che ho bisogno di una doccia.

- poi?
- di un'auto.
- l'auto ce la metto io. per il resto non mi sembra un gran piano.

- ma tu devi tornare alla tua vita.

- non sono quel genere di persona, non ho nulla di meglio per oggi. e ora andiamo, tu hai davvero bisogno di una doccia.
( la strada è di periferia, il furgone si ferma di fronte ad una piccola palazzina a mattoncini rossi)
- e qui?
- ho le chiavi, è di un'amica tranquillo.
- ma chi sei tu?
- giulia, te l'ho già detto.
-lavori per la cia?
- per favore non andare in paranoia.
(l'appartamento nel seminterrato puzza di chiuso, giulia apre la finestra che dà sul piano stradale, poi accende la luce e getta la borsa di cuoio e il cappotto sul divano)
-il bagno è quello, mentre ti fai la doccia metto su un the. intanto elabora un piano migliore per toglierti da questa situazione. non aspettarti granché da me, sono solo una cameriera, niente cia da queste parti.

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