13.11.08

SCRAPBOOK

pausa



ho sentito un parlamentare del PDL urlare in aula che loro erano contro i baroni delle università e contro i bidelli che non svuotano mai i cestini.

ora

un mio carissimo amico è down e fa il bidello, anzi il bidello perfetto, percepisce per il suo lavoro efficente 180euri al mese.

ditemi ora cosa c'entrano le riforme contestate dagli studenti con i baroni,

e soprattutto con i bidelli.

demagogy

7 commenti:

  1. Ma non hai di meglio da fare che sentire i parlamentari che dicono str...te?

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  2. puoi scrivere STRONZATE la prossima volta.

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  3. il bidello perfetto per essere perfetto dovrebbe percepire uno stipendio
    per il lavoro che fa
    se no è un bidello preso per il culo
    e 180euri sono uno schifo di elemosina chinque tu sia
    tanto vale fare del volontariato
    mi dispace per il tuo amico
    anzi mi dispiace per tutti

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  4. aspetta ilanio,
    roby è down e percepisce la pensone di invalidità,
    più per le sue 8 ore nella scuola come bidello molto efficente e divertente prende 180euri.
    il punto non era che fosse sottopagato, ma
    che i bidelli non c'entrano nulla con l'eventuale declno della scuola italiana.

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  5. I bidelli sono i primi responsabili della crisi economica mondiale: i cestini traboccando hanno invaso il mondo rendendolo un posto peggiore, così in posto peggiore la gente non ha fiducia nel futuro, senza fiducia il mercato azionario crolla e tutto va a rotoli. Circola voce che esista una massoneria bidella che stia speculando sulla crisi dei mutui, ricavando altissimi profitti che reinvestono in attività borderline, tipo la somministrare agli alunni la pizza bianca a ricreazione.

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  6. intanto valuto seriamente il mio rimpatrio!!!
    a costo di fare la bidella!

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  7. Maggie, io non conosco la tua storia, intuisco una doppia cittadinanza italo/scozzese, e di fornte all'idea di una persona che decide di lasciare l'italia per andarsene altrove sicuramente mi dispiace.. però... come fare a dirti "ma no, dai qui non è così male..." ... non è più possibile. Capitasse l'occasione, me ne andrei pur'io, che pure ho sempre pensato che nascere in italia sia una gran fortuna. Ma oggi non è così. Bisogna rinunciare all'idea di cittadinanza, di civiltà, di progresso, di evoluzione, di democrazia partecipata, di solidarietà istituzionale e spesso ad investire su sè stessi, per vivere qui. Oppure bisogna già essere già ricchi o rientrare nella cerchia degli amici degli amici.L'italia è un Paese dove venirci in vacanza, nient'altro. Uno viene, si gode il caldo, i paesaggi, la storia, i borghetti, il mare i tuffi, le alicette marinate e gli spaghetti colla pummarola e il basilico ed è contento. Poi però se ne torna a vivere, partecipare e lavorare in un paese migliore.
    Ah, mi permetti un consiglio? Hai letto Gomorra? Non lo leggere. Altrimenti qui non ci torni più nemmeno in vacanza. Un saluto (era bello l'Obama Building Romance On the Road!). Paolo

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