17.11.08

SHE GOES AROUND (la finestra di un bagno a parigi)


Ieri mi è stato proposto di trasferirmi a Paris.
Un mio caro amico mi è venuto a trovare in questa italietta normale. Ascoltando le mie lamentele sul quotidiano si è quasi convinto che io sia sprecata qui. Che merito Parigi. L'espressione usata per invogliarmi è stata più o meno in italiano "Io dal bagno quando piscio vedo la torre eiffel". Sicuramente un'ottima vista. In questa mia considerazione non metto in dubbio la personalità e l'intelligenza del mio carissimo amico what's more artist too. No, io metto in dubbio l'oppurtunità di essere costantemente giovani, disincantati e talvolta cinici, per potersi considerare avanguardia. Oggi questo atteggiamento, sincero o simulato, it's cool, sopra ogni ragionevole dubbio. Tanto cool da essere comunicazione (leggere http://www.7yearwinter.com/2008/11/la-guida-per-rubare-new-york/).
Ma io non posso concepire la mia esistenza come la somma di azioni cool, pensieri d'avanguardia, disillusione post adolescenziale, e dividere il mondo in sfigati e gente che vive in una capitale europea o a NY. Personalmente le capitali europee le conosco, e durano dieci anni, poi si scambiano di posto. Negli anni novanta era il top londra, poi è stato il momento di berlino, oggi va barcelona. Un giorno sarà di nuovo alla moda stare a roma o a parigi, e saranno fortunati quelli che ci vivono già e per gli altri sarà una corsa all'ultimo low cost a fare la differenza tra l'avanguardia o una leggera depressione.
Non fa per me, non fa per me scrivere come una contemporanea boudlaire col cinismo al posto dell'assenzio, non fa per me allestire il mio bloody mary in una tomato can come se quel drink e quel modo di essere siano l'avanguardia della specie umana. Io mi domando cosa ne sarà di questi comunicatori, di questi avanguardisti tra dieci anni, e la risposta è che saranno ancora splendidi quarant'enni nei panni di moderni dundee senza tempo, tra un vernissage ed un concerto indie on a boat in the Senna river. Questo modo di essere al massimo ha un età, forse quell'età che si è capito che siamo tutti uguali ma che ancora non ci stiamo e dissimuliamo.
Tra dieci anni questi critici della normalità, questi abitatori di un'eterna montmartre, saranno costretti a cambiare look, e non sarà la prima volta. Hanno già messo via lo yo-yo e la t-shirt da skateboarder, they don't make surf anyway and now they dress like un parigino di metà '800. Semplicemente tra dieci anni dovranno subire un ulteriore crisi di nervi riesumando maglioni grunge e collane di osso.
Qualcuno o tutti potranno obiettarmi che questa è vita, comunicazione, ego, o che la normalità postmoderna è insostenibile, deprimente, o meglio che la vita vera si vive solo in mezzo al flusso di energia contemporaneo. Ed infatti hanno ragione, ma ormai questo ego avanguardista che snobba Warhol, che poi lo incenserà nuovamente tra meno di un anno, that kind of ego is everywhere. O forse si potrebbe dire paura, paura di essere nessuno per sempre.
Questo non toglie che continuerò ad amare parigi, berlino e i suoi abitanti, questo non toglie che continuerò a leggere blog scritti bene, cinici e cool, bere aperitivi e cazzeggiare, ma tenendo ben presenti i miei limiti.
Non fa per me, tutto qui. Io seguo la mia biologia, la mia passeggiata nel bosco, mi formo sin dalla mia preistoria, e non mi rinnego, non mi tramuto, non inseguo, non volo low cost o morte. Seguo la mia biologia che reclama una maternità da almeno un paio di anni, seguo le persone che voglio seguire ed in genere non mi basta vedere il loro nome su flash art. Tutto qui. Che tanto se mi metto a pisciare in quel bagno io la torre eiffel non la vedo perchè devo stare seduta e mi toccherà lo stesso heatpipe scrostato e il tabloid spiegazzato di sempre.

11 commenti:

  1. sei un bell'universo... ti leggo dalle ore delle foche e le tue considerazioni mi inebriano. Il cervello diventa leggero e veloce. Grazie. Il solito anonimo

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  2. gran brava ragazza...

    LZG

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  3. D'accordo con te su tutta, ma proprio tutta, la linea. C'è qualcosa che stride nel cool (che detto così suona pure male :) ), qualcosa che sa di "categoria dei giovani", qualcosa che supervaluta l'argento vivo dell'età affidandole una pretesa socioindustriale d'immortalità molto carnevalizia e poco sostanziale. Anch'io mi sto convincendo che c'è più sostanza in un bosco che in un aperitivo. Citi Moretti e il suo "splendido quarantenne", a me viene in mente la scuola "Marilyn Monroe" del film Bianca e i suoi archetipi da età dell'oro. Ciao

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  4. devo recarmi da ikea per un divano letto ma
    per ora non ho soldi e tu?

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  5. e pure io sto quasi alla canna del gas, però un divano letto con 3-400 euro lo prendi

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  6. ovvio, mandami l'iban che faccio un bonifico

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  7. Belle le tue riflessioni interiori, non c'è niente da aggiungere...comunque caso mai, il cesso lo puoi fare rialzare a livello finestra...

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  8. Ciao Maggie, penso che x la nuova generazione sia conveniente vivere in una città cinese o dell'India e che diventi modè e trend vivere li....

    Buona giornata. :-))

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