20.11.08

MIO NONNO C'HA LA SINDROME DI STOCCOLMA

Mio nonno è affetto dalla Sindrome di Stoccolma da quando nel lontano 1987 è stato sequestrato nel piccolo ufficio postale del paese da alcuni banditi che stavano tentando una rapina. L'evento in se non è durato più di quattro ore ma mio nonno da quel momento ha iniziato ad amare mia nonna, anche se lei si comportava da vera carceriera. Avrebbero avuto cento motivi per divorziare, lei lo sgridava continuamente in pubblico, non gli ha mai permesso di allontanarsi per più di due metri misurati, lo denigrava con le amiche dal parrucchiere, ed in generale gli ha concesso di assentarsi dal lavoro (una piccola bottega di alimentari) solo per il matrimonio della figlia e per la mia comunione. Non gli ha dato pace neanche dopo la pensione, costringendolo ad occuparsi di un brutto pezzetto di terra dove ci crescevano solo striminzite barbabietole, orribili patate e pallidissime carote. Ma lui ha continuato ad amarla o almeno a sentirsi legato a quella donna, dura, brutta e pure cattolica.
Nessun medico però a mio nonno gli ha mai diagnosticato questa sindrome, al massimo una influenza, mi ricordo una volta che è stato ricoverato per calcoli, ed ora soffre di qualcosa tipo prostatite. Sembra che in famiglia solo io mi sia accorta dei sintomi della Sindrome di Stoccolma. Quattro anni fa la nonna ci ha lasciati, e stranamente mio nonno al funerale non piangeva ed io che lo ho osservato bene posso affermare di avergli visto spuntare agli angoli delle labbra pure un accenno di sorriso o quantomeno un rilassamento dei muscoli del volto. Anche questo è un tipico sintomo della Sindrome, senza contare poi che al piccolo ricevimento dato in casa, sempre io, l'abbia visto palpare il culone di una lontana zia di soli sessantaquattro anni.
I medici e gli studiosi, dicono che è così, che poi quando il carceriere scompare dalla vita dell'ammalato questo superato lo smarrimento iniziale poi tenda a tornare giovane, quasi adolescente, a godersi la vita come un bambinetto. Ma nel caso di mio nonno i parenti parlano di alzheimer. Vabbene, alla fine è solo un simpatico vecchietto di ottantasei anni che perde qualche colpo.
In realtà sono convinta che il 46,8 % degli italiani in diritto di voto sia effettivamente affetto dalla Sindrome di Stoccolma.

8 commenti:

  1. io direi semplicemente sordità

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  2. però se li chiami forte quelli si girano, voglio dire non sono tutti sordi, ci deve essere sotto qualcosa di peggio.
    ah, ora arrivo ti vengo a trovare , prepara la camera.

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  3. nonnò: cecità. non solo oculare.

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  4. mmmmmmm cecità, ci può stare....
    infatti se li chiami si girano e guardano ma non vedono, non riconoscono, sono dei folli...

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  5. OH!, sono spuntate le pecore! E se le elezioni fossero truccate come il superenalotto? In Italy everything is possible

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  6. credo, dopo tanti anni, di poterlo di rivelare: mio nonno era uno di quei banditi; spero tu non sia risentita;

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  7. baz, io ringrazio tuo nonno, sai ho sempre avuto un debole per i rapinatori un po' ribelli!

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  8. i folli sono meno loschi e subdoli (degli italiani). sono dei coglioni.
    oh, ben s'intenda, la maggioranza degli.

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